L’Art&Music Hotel Isolabella è un rifugio perfetto, dove le atmosfere raffinate e originali si fondono e confondono con l’arte di artisti locali o legati al nostro Trentino.
Il piacere di vivere e di stare assieme, avvolti dalle opere suggestive di espositori innovativi, che hanno scelto di mostrare i loro lavori nei nostri spazi … sensazioni e colori intriganti, per una pausa all’insegna dell’easy – lifestyle …
Negli anni, hanno trasformato l’Art&Music Hotel Isolabella, nella loro esclusiva ed innovativa galleria:
- LYDIA JONKMAN
- ALESSANDRO BAZAN
- ANGELO – JIMI TROTTER
- MAX GAUDENZI
- JOHANN NORTJE
- RICCARDO SCHWEIZER
- SIMONE TURRA
- WILLY VERGINER
- CORRADO BONOMI
LYDIA JONKMAN
Nata a Smallingerland, in Olanda, nel 1971, è un’eclettica pittrice. Fa illustrazioni per riviste, tiene corsi di pittura e workshop per bambini e adulti, oltre a studiare progetti educativi ispirati ai disegni dei bambini per le scuole e i musei. Le opere di Lydia sono una magica fusione dell’animismo, del simbolismo e dell’umanizzazione animale: una vera e propria esplosione di colori che danno carica, emozione e gioia.
Nel suo Paese natale, consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Enschede, per poi proseguire gli studi all’Università di Groningen, dove ottiene l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole, nei centri culturali, nelle accademie e nei musei. Il suo percorso continua in Italia, dove approfondisce le tecniche pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti di Genova e a vari corsi sulla formazione, simbologia e significato del colore. Il viaggio in Italia è per la Jonkman ricco di stimoli e opportunità, e segna l’inizio di una serie di collaborazioni con importanti gallerie e musei, tra i quali anche il MART di Trento e Rovereto.
Dal 2003 ad oggi, ha partecipato a numerose mostre, sia collettive che personali, senza dimenticare la sua passione per l’insegnamento: ha tenuto vari laboratori di pittura per bambini e adulti, in particolare nella regione Trentino Alto Adige.
ALESSANDRO BAZAN
Nasce a Palermo nel 1966, e già nel 1989 espone, con la sua prima mostra personale, alla Galleria La Robinia di Palermo. Seguono diverse collettive, fra cui il Premio Marche nel 1990, nel 1992 Decouverte ’92 al Grand Palais di Parigi, nel 1996 a Roma, a Torino, a Milano e a Siracusa e una mostra personale alla galleria Sergio Tossi di Prato.
Nel 1997, con Luoghi, alla ricerca del territorio viene presentato in una collettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di San Marino e alla galleria Anna D’Ascanio di Roma.
Nel 1999, è in una collettiva con Chiesi e Galliano alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna e alla XIII quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Nel 2000, espone alla Galleria Civica Montevergini di Siracusa, partecipa al Premio Cairo e alla collettiva Palermo, nella Galleria 61 di Palermo. Nel 2001, prende parte alla Palermo blues, la mostra con De Grandi, Di Marco e Di Piazza ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, poi andata a Milano.
Nel 2003, partecipa a Italian Factory evento collaterale della Biennale di Venezia, poi andata a Strasburgo e a Torino. Intanto, a Palermo, organizza una bi-personale con Marco Cingolani alla galleria Pantaleone e nel 2004, è a Roma alla galleria Autori cambi.
www.facebook.com/pages/Alessandro-Bazan/43731527612
ANGELO – JIMI TROTTER
Musicista e pittore, nasce a Mezzano di Primiero il 22 novembre 1956. La sua è una formazione insolita: frequenta il Liceo Artistico Statale di Verona, per poi alla fine diplomarsi congegnatore meccanico. Ha suonato in numerosi gruppi: Aguàz, Aztec Radio, Great Grey, Bluesurferband (un duo con il fratello Cristiano), e il complesso pop-jazz Mansua, con le due figlie.
Si interessa di liuteria e costruisce gli strumenti con cui suona. Appassionato di grafica, ha realizzato in 30 anni centinaia di manifesti e locandine, insegne per negozi, loghi e cartine turistiche. Pensa alla pittura come ad un mezzo per comunicare con gli altri.
ESPOSIZIONI: una quindicina di mostre, tra personali e collettive, alcune anche fuori provincia.
MAX GAUDENZI
Nasce, risiede e lavora a Primiero. Insegna all’istituto d’arte di Pozza di Fassa e vanta una piccola esposizione permanente a Fiera di Primiero.
Concepisce la pittura come un modo di conoscere il reale e di trasformarlo attraverso la fantasia. Nel suo lavoro, la tradizione architettonica e la natura che lo circonda, entrano a far parte integrante dell’opera.
Gli acquarelli dalle delicate tonalità all’olio, l’assemblaggio ottenuto con legni e bandele, fino al disegno: Gaudenzi sa cogliere gli aspetti meno usuali del mondo circostante. Nel suo percorso più che decennale, è riuscito ad indagare il territorio, urbano e naturale, scavando nel passato o riportando all’attenzione un presente inusuale.
JOHANN NORTJE
Nato a Pretoria, in Sudafrica nel 1980, studia Arti Visive all’Università “TUT Arts Campus” della sua città. Vive e lavora ancora oggi nel suo Paese d’origine.
Le sue opere raccontano in modo geniale e fantastico la propria esistenza interiore ed esteriore, in una situazione difficile come quella dell’Apartheid. Nortje descrive così il suo lavoro: “considero le mie sculture come grandi disegni tridimensionali e lo stile fumettistico e’ l’alter ego in forma bidimensionale dei miei lavori”.
Mostre personali
2009: “Dreams”, Art & Music Isolabella, Transacqua – Fiera di Primiero
2008: “Amniotic Dreams”, curated by E.L. Maffei Gueret, Arte Boccanera Contemporanea Gallery, Trento
Mostre collettive
2010: “Phive”, Platform on 18th, Pretoria (South Africa)
2010: “La natura dell’arte”, Alp & Wellness Sport Panorama, Fai della Paganella, Trento
2008: “Indifference towards dogma”, Art 1 Gallery, Cape Town (South Africa)
2007: “Ouverture IX”, curated by Giorgia Lucchi, Arte Boccanera Contemporanea Gallery, Trento
www.facebook.com/johann.nortje
www.arteboccanera.com
RICCARDO SCHWEIZER
Nato a Mezzano, Trento, nel 1925. È indubbiamente uno dei più importanti artisti trentini del Novecento: l’unico che abbia attraversato esperienze di respiro mondiale. Amico di Picasso e Chagall, ha vissuto e lavorato per anni in Costa Azzurra, dopo essersi diplomato all’Accademia di Venezia, come allievo e collaboratore di Saetti.
Artista eclettico, Schweizer non è solo pittore, ma anche scultore, designer, sperimentatore di ogni tipo di materiale. Ha realizzato significative opere per architettura di interni ed esterni (un esempio tra tutti il Palazzo dei Congressi e del Cinema di Cannes del 1982), opere in ceramica, in vetro, e numerosi “oggetti d’uso” per la vita quotidiana.
Primiero conserva le prime opere di Schweizer ragazzo, come gli affreschi e le tempere sulla Chiesetta e Canonica di San Giovanni ai Prati Liendri (ottimo motivo per un’escursione a questi incantevoli prati sopra il paese di Mezzano), e alcune grandi opere realizzate dall’artista nel corso di quattro decenni con tecniche diverse: affascinanti lavori in cui le montagne, le case, e gli oggetti della civiltà alpina sono sospesi tra memoria e mito.
SIMONE TURRA
Nato a Transacqua, Trento, nel 1969. Si forma dal 1983 al 1988 presso l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, e nel 1992 si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera, di Milano.
Principali mostre Personali:
1994: Lisiera di Tonadico (TN)
1999: Dazio Art, Fiera di Primiero (TN)
2003: Rabalderhaus, Schwaz (Austria)
2004: Galerie im Kies, Altach (Austria)
2006: Galerie Maier, Innsbruck (Austria)
2007: Galleria Orler, San Martino di Castrozza (TN)
2008: Mostra di Incisioni, San Sperate (Cagliari)
Opere pubbliche:
2001: Gruppo di tre figure (bronzo), Palazzetto dello Sport, Caldonazzo (TN)
2003: Sala Luigi Negrelli, Tonadico (TN)
2006: Melusina (bronzo), San Martino di Castrozza (TN)
2008: Piazza San Marco (verdello), Transacqua (TN)
WILLY VERGINER
Nasce a Bressanone nel 1957, ma vive e lavora a Ortisei, Bolzano. La sua formazione è influenzata dalle frequentazioni degli ambienti dell’Accademia di Monaco. Le sue opere possono essere ricondotte alle parole di L.Beatrice: “Cogliendo l’essenza del suo territorio, la memoria dei luoghi, senza rinnegare le sue radici, Verginer ha saputo costruire una via sua propria, originale e icastica. Se la sua poetica si inserisce in un filone che considera suoi coprotagonisti artisti come Stephan Balkenhol e Aron Demetz, pure la consistenza delle sue opere è avvolta da una maggiore visionarietà”.
Principali mostre personali
2011: To be Titled, Arte Boccanera Contemporanea Gallery, Trento
2009: A fior di pelle, curated by Alessandra Redaelli and Alberto Zanchetta, Andrea Arte Contemporanea, Vicenza
2009: Tycius, curated by Alberto Zanchetta, Loggia del Capitaniato, Vicenza
2008: Disequilibri, Il Castello Gallery, Trento
2007: Andrea Arte Contemporanea, Vicenza
2006: I conquistatori dell’inutile, curated by Luca Beatrice, Il Castello Gallery, Milano
2006: Eben in eden, with Florencia Martinez, Tazl Gallery, Graz A, curated by Danilo Eccher, Il Castello Gallery, Trento
CORRADO BONOMI
Corrado Bonomi è nato a Novara nel 1956, dove tuttora vive e lavora. Terminati gli studi artistici, inizia ad esporre a partire dai primi anni Ottanta, distinguendosi subito per il proprio linguaggio ironico e creativo. Queste sue caratteristiche peculiari lo portano a collaborare con “Concettualismo Ironico Italiano”, un gruppo di artisti che attraverso le sue opere dà una rappresentazione ironica e critica della realtà e dei suoi cliché. Negli anni, i lavori di Bonomi mettono in dubbio ironicamente ciò che viene rappresentato come mondo reale, attraverso la combinazione di livelli diversi creati dall’artista stesso. Le sue opere guardano la realtà che ci circonda con occhi diversi, cercando di darne una rappresentazione veritiera. Secondo l’artista, continuare a mentire nell’arte, potrebbe portare alla perdita dei presupposti della cultura. Qualunque cosa, un pensiero o una pianta, può essere utile per gli individui solo se viene curata e nobilitata in modo appropriato. Bonomi trasforma così gli oggetti della nostra quotidianità, per darne una rappresentazione inusuale e pregiata, allo stesso tempo allegra e caustica. L’artista piemontese spazia nel mondo della creatività, dove tutto è ancora concesso e non vige la regola dell’ultima tendenza e del mercato. Le sue opere riconvertono e scambiano di funzione i materiali, capovolgono il rapporto tra significato e significante, trasmettendo il messaggio che l’artista intende comunicare attraverso una molteplicità di giochi linguistici.